Repubblica di Genova
Seconda fase (1541 - 1637)
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Questo secondo gruppo comprende le monete con la battitura della data, inizia con l'anno 1541 e prosegue fino al 1637 (data di cambiamento dei tipi monetali). Nei primi anni l'oro è rappresentato esclusivamente dallo scudo che, all'apparire della data, perde il contrassegno del sole.
Avvenimenti storici rilevanti:
1541: Leone Leoni (Maestro di zecca della Zecca di Roma, di carattere scorbutico e litigioso che sfregiò un sorvegliante della stessa zecca e per questo condannato in prigione) coniò la famosa medaglia di Andrea Doria con sul R/ la "Galera" (da cui i successivi "scudi della galera" di Loano - feudo dei Doria) per ringraziare Andrea Doria che, con il suo l'intervento presso Papa Clemente VII, contribuí all'ottenimento della "Grazia" e alla sua liberazione.
1541: Genova è flagellata dalla carestia, con un prezioso intervento del doge Leonardo Cattaneo della Volta presso il Re di Francia, riesce ad ottenere del grano dalla Provenza
1543: Il doge Andrea Centurione Pietrasanta fa ricostruire la "Lanterna" demolita con la fortezza della Briglia nel 1514, la nuova "lanterna" è simbolo ancora oggi della città.
1547: il 2 gennaio ha luogo a Genova la congiura dei Fieschi. Gian Luigi Fieschi, eterno rivale di Andrea Doria, introduce i suoi uomini a Genova per impadronirsene ma, quando sembrava riuscita la congiura, cade in mare e annega. I suoi uomini si rifugiano nel castello Fieschi dove, dopo un lungo assedio, vengono catturati con un raggiro.
1551: il doge Luca Spinola fa demolire, dopo averli acquistati per 5.000 lire i "lupanari o tuguri infami" che si trovavano tra Sant'Andrea di Castelletto, la Maddalena e Piazza Fontane Marose, vendendo poi i terreni alle famiglie aristocratiche che iniziano a costruire i palazzi di Strada Nuova (oggi Via Garibaldi). Inizia la costruzione della basilica di Carignano su disegno di Galeazzo Alessi.
1560: muore a 94 anni Andrea Doria.
1579: La peste colpisce la sola città di Genova che conta 28.250 cittadini. Anche questa volta il Doge, la nobiltà e il popolo ricorrono alla protezione della Santa Vergine e decretano con voto pubblico di onorare in perpetuo il giorno 8 dicembre e di costruire nella erigenda chiesa di Banchi una cappella dedicata alla Immacolata.
1597: la Repubblica di Genova tutta è colpita da una gravissima epidemia su 90.000 abitanti ne muoiono 80.000.
1620: Con 1 lira si comprava 5,5 litri di grano.
1625: Carlo Emanuele I di Savoia, alleato con i francesi, dichiara guerra alla Repubblica di Genova. La città non era preparata a resistere all'attacco e si rivolse ancora alla Madonna: "Il serenissimo Doge, gli eccellentissimi Governatori, gli Illustrissimi Procuratori della Serenissima Repubblica Genovese (...) decretano ad unanimità sacro in perpetuo e solenne il giornoi dell'Immacolata e propongono di fare altresí celebrare in ogni sabato dell'anno una Messa nella chiesa di S. Maria della Pace (decreto del 20/3/1625). Grazie anche all'aiuto della Spagna Genova resta libera e Carlo Emanuele è costretto alla fuga abbandonando nelle mani dei genovesi i suoi cannoni.
1628: una nuova congiura, perpetrata da Carlo Emanuele di Savoia minaccia ancora una volta l'indipendenza di Genova. Vi è coinvolto Giulio Cesare Vacchero, tradito e catturato dai compagni, e per alto tradimento sarà condannato a morte. La sua casa, in via del Campo, verrà rasa al suolo, e, al suo posto, sarà collocata la "colonna infame". Tale colonna presente ancora oggi porta una targa la cui traduzione è la seguente: " A memoria dell'infame Giulio Cesare Vacchero, uomo scelleratissimo, il quale avendo cospirato contro la Repubblica, mozzatogli il capo, confiscatogli i beni, banditigli i figli, demolitagli la casa, espiò la pena dovuta.".
1637: fu approvata una legge, molto benevola a favore dei debitori - forse per contrastare l'usura di cui erano accusati i genovesi da svariate parti del mondo-, che imponeva al debitore di rimborsare il creditore con una somma di monete contenenti un peso di metallo fino esattamente uguale a quello concesso in prestito. Genova proclama la beata Vergine sua Regina, sulle monete coniate da tale data sarà raffigurata l'immagine della Madonna, coronata di stelle, che impugna lo scettro regale e l'incisione ET REGE EOS.
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Genova |
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References
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