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madonnina ribattuta

NumismaticaStati italianiRivoluzione Francese e occupazioni francesi e Napoleoniche1° Repubblica RomanaPerugia
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madonnina ribattuta (Moneta)
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BAIOC || CINQVE || PERVGIA

Nel giro: PIVS PAPA SEXTVS ANNO XXIII

In basso: = 1797 =

SANCTA DEI - GENITRIX

Busto della Beata Vergine a sinistra, nimbato e velato.

In basso la sigla dell'incisore: T • M • (oppure A • C •)

Edge: liscio
Material: Cu
Diameter: 26-33 mm
Massa: 7.32-16.76 g
Years Cod Mint Engraver initials Engraver References Rarity Images
A. XXIII a1  W-RM1PG/3-1 PerugiaTM Tommaso MercandettiBruni 1
MIR 2998/1
Pagani (manca)
Muntoni (manca)
CNI 13-16
R2
A. XXIII b2  W-RM1PG/3-2 PerugiaAC-Bruni 20
MIR 2998/3
Pagani 14
Muntoni (manca)
CNI 20-21
R2
1 Tipologia ribattuta su SAMPIETRINO di Pio VI durante i primi mesi di occupazione francese (dalla fine del 1797 all'ordinanza del 9 luglio 1798).

I coni della madonnina utilizzati sono quelli attribuibili a Tommaso Mercandetti.

2 Tipologia ribattuta su monete da 2 BAIOCCHI della Repubblica Romana ritirate dalla circolazione durante il periodo che va dalla fine della Repubblica Romana (occupazione austriaca della città, agosto 1799), alla chiusura della zecca (novembre 1799).

I coni della madonnina utilizzati sono attribuibili all'incisore di cui si conoscono solamente le iniziali: A.C.

Il Muntoni non descrive specificatamente questa tipologia, però in nota all'esemplare di madonnina n.388 (pag. 76) evidenzia che nella zecca di Perugia furono effettuate ribattiture di nominali di maggior valore su altri inferiori coniati in precedenza; e tali ribattiture furono eseguite a Perugia sotto il governo della Repubblica Romana. Nella nota n.88 (pag.225) ribadisce che fanno parte della monetazione della Repubblica Romana tutte le madonnine e i sampietrini riconiati su nominali inferiori emessi sia da Pio VI che dalla Repubblica. Il Pagani al n.14 riporta un esemplare di Madonnina ribattuto su monete repubblicane precisando che questi riconi furono fatti per le misere condizioni economiche del Governo Repubblicano, imprimendo cosí un valore legale maggiore alle monete papali che ne avevano avuto uno legale minore.

Il Bruni precisa che tra la Municipalità Provvisoria e la Repubblica Romana la zecca di Perugia coniò madonnine ribattendo sampietrini; il grave scandalo monetario comportò la chiusura della zecca il 9 luglio 1798.

Dalla fine della Repubblica Romana alla nomina di Pio VII sono state emesse monete con impronte pontificie su pezzi repubblicani che venivano ritirati dalla circolazione. In quest'ultimo caso il conio della madonnina è attribuibile al medesimo incisore di cui si conoscono solamente le iniziali: A.C.

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