scudo
(Moneta) |
---|
clicca sulle immagini per ingrandirle |
| |
| Dritto | Verso |
---|
REPUBLICA - ROMANA Aquila di fronte posata su fulmini, con ali spiegate e testa volta a destra verso l'alto e con ramoscello nel becco. In basso: PERUGIA || A.VII
|
SCUDO entro corona di foglie di quercia con ghiande.
|
|
Contorno: liscio
|
Nominale: 1 Scudo
|
Materiale: Ag
|
Diametro:
42 mm
|
Massa: 26,146 g
|
Anni
|
Cod.
|
Zecca
|
Riferimenti
|
Rarità
|
Immagini |
A. VII 1 | W-RM1PG/1-1 | Perugia | Bruni 2
MIR 2985/1
Muntoni 77
Pagani 1
CNI 2 | R5 | |
1 |
Di questa moneta si conoscono esemplari prodotti in vari metalli (in oro, in argento, in mistura, in rame, in piombo) con pesi differenti e con grandissima varietà nel taglio delle lettere. Tutte queste differenze ha indotto il Muntoni ad avere qualche dubbio sull'autenticità di tutte queste monete. Seguendo il Muntoni anche il Bruni indica nei riferimenti di questa emissione i due esemplari che hanno le seguenti caratteristiche: approntati mediante coniatura e non fusione; lettere impresse nel conio con punzone e non incise direttamente; stile epigrafico uniforme; titolo dell'argento corrispondente a quello teorico delle monete pontificie (916,66 per mille); peso in accordo con quello teorico dello scudo romana (gr. 26,47). Gli unici due esemplari con queste caratteristiche sono: asta Ratto, Collezione Curatolo - Milano 1972, lotto 1591 (riprodotto poi in foto dal Muntoni e dal Bruni) e NAC 16 del 28 ottobre 1999, lotto 601. La tradizione vuole che questa storica moneta sia stata coniata in soli 12 esemplari, uno per ciascuno dei consoli della Repubblica Romana fuggiti da Roma nell'anno 1799 e riparatisi nella rocca di Perugia; le monete furono coniate in una notte e al termine fu rotto il conio. E' chiamato anche "Scudo delle 24 ore" proprio a testimonianza del breve volgere in cui si è compiuto il destino di questa moneta. In realtà la moneta fu preparata in zecca a seguito di un regolare provvedimento che autorizzava la coniazione di uno scudo d'argento. |
|