10 centesimi1
(Moneta) |
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| Dritto | Verso |
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NAPOLEONE IMPERATORE E RE , nel campo: 10 / CENT • I / data. In basso, nel giro, M.2
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N di Napoleone sormontata
dalla corona ferrea radiata(simbolo del Sacro Romano Impero) e circondata da una corona di foglie d'alloro •
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10 centesimi o parpagliola.
Queste monete sono lievissimamente calamitabili.
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Contorno: bordo liscio per il 1808,1811 e 1812; serpentina per il 1809, lieve zigrinatura per il 1810 e lieve zigrinatura in rilievo per il 1813.3
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Nominale: 10 Centesimi
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Materiale: Ag 200
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Diametro:
18 mm
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Massa: 2 g
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Assi: alla francese
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Anni
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Cod.
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Zecca
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Rarità
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Tiratura
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Immagini |
18084 | W-NAP/3-0 | Milano | R2 | 642 | |
1809 | W-NAP/3-1 | Milano | C | 875 156 | |
1810 | W-NAP/3-2 | Milano | C | 721 629 | |
1811 | W-NAP/3-3 | Milano | C | 1 592 160 | |
1812 | W-NAP/3-4 | Milano | C | 797 554 | |
18135 | W-NAP/3-5 | Milano | C | 2 677 936 | |
Totale: | 6 665 077 | |
Falsi/Riproduzioni |
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18116 | W-NAP/3-F-6 | Milano | - | - | |
1 |
Si riporta il testo del decreto di emissione:
NAPOLEONE, per la grazia di Dio e per le Costituzioni, Imperatore de'Francesi, Re d'Italia e protettore della
Confederazione del Reno, abbiamo decretato e decretiamo:
Art. 1
Sarà fabbricata nel nostro Regno d'Italia una moneta di dieci centesimi al titolo di duecento
millesimi di fino, e del peso di due denari.
II
La tolleranza del titolo è fissata a sette millesimi tanto in piú, quanto in meno: la tolleranza del peso è pure fissata
a sette millesimi tanto in piú, quanto in meno sopra mille pezzi.
III
Il 10 centesimi avrà per tipo in una delle superficie un N surmontato dalla corona di ferro in mezzo a una corona d'alloro:
nell'altra superficie vi sarà nel mezzo il valore nominale della moneta, l'anno della fabbricazione
e i segni indicativi della Zecca, dell'Incisore e del Mastro di Zecca, colla leggenda NAPOLEONE IMPERATORE E RE.
IV
Il Nostro Ministro delle Finanze del Regno d'Italia è incaricato dell'esecuzione del presente Decreto,
che sarà pubblicato ed inserito nel Bollettino delle Leggi.
Dato da Bajona il 17 luglio 1808.
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2 |
La lampada ad olio è il simbolo del direttore di zecca ed incisore Luigi Manfredini, lo troviamo su tutte le monete del Regno d'Italia, infatti tutti i conii venivano preparati a Milano e poi trasferiti alle altre zecche (Bologna e Venezia). E' presente anche sulle monete coniate a Milano per Maria Luigia d'Austria Duchessa di Parma etc. |
3 |
Gigante, Pagani, Montenegro e Alfa riportano bordo liscio. I dati riportati provengono
dal Crippa. Dato che il pezzo con data 1812 presenta tracce di zigrinatura (dubbia, visto che l'usura
impedisce di apprezzarla), non è escludibile che la situazione sia piú varia e che tondelli differenti
siano stati utilizzati per lo stesso millesimo. |
4 |
Riporto le considerazioni presenti sul catalogo d'asta Varesi del 18 aprile 2005:
moneta di rara apparizione sul mercato numismatico e mancante a numerosissime collezioni specializzate, nella Collezione
Curatolo era presente nella medesima conservazione di questo esemplare. Coniata per la prima volta nel 1808 in mistura, viene
comunemente denominata parpagliola, dizione con la quale si identificavano in Provenza, nel 1450, le monete di cattiva
lega e che si fa derivare da tale Parpaille fautore di falsi monetari. Il Martinori a pag. 892 segnala una produzione di 500 pezzi
con Decreto Imperiale del 17 luglio 1808, mentre altre fonti 642 pezzi, pensiamo che per quanto esigua la coniazione si debba
considerare superiore al migliaio di pezzi. |
5 |
Esistono due varianti che si differenziano in base alla posizione relativa della I finale di CENT.I rispetto al • di abbreviazione. Nella prima variante il. e la I sono sovrapposte mentre nella seconda la I è a destra del •. |
6 |
Completamente differenti sia il conio di fattura molto rozza che il materiale (presumibilmente rame puro);
sicuramente un falso d'epoca. |
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