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Grosso Primitivo

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Grosso Primitivo (Moneta)
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DrittoVerso
✠ • DEARITIO •

Nel campo croce patente entro cerchio liscato con cuneo nel 2° quadrante

✠ • S • DONATVS •

Nel campo il Santo nimbato, barbuto, mitrato in paramenti, stante a mezzo busto, benedicente con la destra, mentre tiene un pastorale nella sinistra

Testimoniato a partire dal 1246, fu probabilmente battuto già dagli anni Trenta dello stesso secolo.1 
Materiale: Ag
Diametro: 24 mm indicativo
Massa: 1,6 g
Anni Cod. Zecca Note Riferimenti Rarità Immagini
metà XIII - XIV2  W-AR3/1-6ArezzoGRUPPO ANassar 2017, gruppo A p.25 - Vanni 1997, 68NC
metà XIII - XIV3  W-AR3/1-1ArezzoGRUPPO BNassar 2017, gruppo BNC 
metà XIII - XIV4  W-AR3/1-2ArezzoGRUPPO CNassar 2017, gruppo CNC
metà XIII - XIV4  W-AR3/1-3ArezzoGRUPPO DNassar 2017, gruppo DNC 
metà XIII - XIV5  W-AR3/1-4ArezzoGRUPPO ENassar 2017, gruppo ENC 
metà XIII - XIV6  W-AR3/1-5 ArezzoGRUPPO FNassar 2017, gruppo FNC
1 Vedi NASSAR M. 2017, p.14.
2 Stile estremamente semplice del Santo, interamente lavorato a bulino con pochi tratti estremamente sintetizzati. Epigrafia elementare, realizzata tramite pochi e semplici punzoni.
3 stile piú avanzato rispetto al gruppo A, con S. Donato molto piú particolareggiato e decisamente definito. epigraficamente rilevante è la trasformazione della R, che si regolarizza rispetto al precedente. Le lettere sono realizzate con maggior precisione grazie all’avvento di nuovi punzoni di fattura migliore
4 Si adottano nuovi punzoni, che determinano definitivamente una regolarizzazione delle leggende, notevole, in particolare, nella R, ma visibile anche nel resto delle lettere, dove si nota anche un utilizzo massiccio del bulino
5 c. precedente ma con 4 punti attorno alla croce
6 Compare la S apostrofata per l’abbreviazione. Il pallio è caratterizzato dalla ano-mala presenza delle crocette, mentre il volto del soggetto è particolarmente curato nella fisionomia, perdendo il bizantinismo tipico delle scorse emissioni. Migliore lavorazione dei cerchi concentrici che dividono le immagini dalla leggenda e dalla rappresentazione di S. Donato, piccole innovazioni epigrafiche
Stile estremamente semplice del Santo, interamente lavorato a bulino con pochi tratti estremamente sintetizzati. Epigrafia elementare, realizzata tramite pochi e semplici punzoni.

Bibliografia specifica

  1. NASSAR MAGDI A. M., "Le monete del Comune e dei Vescovi di Arezzo", in Annali Aretini XXIV (2016), Fraternita dei Laici di Arezzo, 2017
  2. VANNI F.M., Arezzo, San Donato e le monete. Le monete della zecca aretina nel Museo Statale di Arte Medievale e Moderna di Arezzo, Edizioni della Soprintendenza per i Beni A.A.A.S., 1997

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