Isabella Gonzaga e Luigi Carafa (1591-1637)

Alla morte di Vespasiano nel 1591 si aprí il problema della successione, visto che il duca era morto senza figli maschi in vita. Vespasiano in punto di morte redisse il testamento in cui lasciava i beni di famiglia alla figlia di seconde nozze Isabella, andata in sposa ad un principe napoletano, Luigi Carafa principe di Stigliano. Una successione in linea femminile, in aperta deroga alle leggi feudali, non poteva però non essere osteggiata dai parenti che piú ritenevano di essere in possesso di diritti uguali se non superiori alla successione. Ne nacque un lungo contenzioso con i Gonzaga del ramo di San Martino dall'Argine che sfociò in un accordo secondo il quale ad Isabella ed al marito rimaneva la sola Sabbioneta, mentre tutti gli altri possedimenti sarebbero stati divisi tra i cugini Pirro, Scipione, Ferrante e Giulio Cesare. L'accordo prevedeva anche che in mancanza di un erede maschio le terre di Sabbioneta sarebbero tornate anch'esse ai legittimi pretendenti. Luigi ed Isabella ben presto si trasferirono, prima a Milano poi a Napoli,lasciando a Sabbioneta un governatore che curasse i loro affari.

Oltre alle monete sotto elencate, Bellesia classifica (al n.11) un tallero in mistura con al D/ ALOY C CARRAF E ISABEL GONZ SABLONET DVCS e stemma coronato, e al R/ LVNA SVB PEDIBVS EIVS e Madonna con Bambino. Si tratta delle stessa moneta che CNI e MIR classificano come ducato e che va invece ascritta all'assedio del 1706/07.