Governo Popolare di Bologna

Nel giugno del 1796, Bologna è conquistata dalle truppe francesi guidate da Napoleone Bonaparte. I francesi formano un governo popolare ripristinando alcuni dei diritti e dei privilegi persi con l'annessione allo Stato Pontificio. Napoleone stesso conferisce al Senato bolognese la suprema autorità e ordina un'amnistia generale.

Forte dei successi militari avuti durante l'estate del 1796, il Bonaparte occupa anche il ducato di Modena e Reggio. Il 16 ottobre Bologna, Ferrara, Reggio nell'Emilia e Modena vengono riunite nella Confederazione Cispadana che, nel dicembre dello stesso anno, diventa Repubblica Cispadana. Nel gennaio 1797, il congresso della Repubblica Cispadana adotta il tricolore bianco, rosso e verde come vessillo nazionale (che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti).

Dopo la conquista dei territori lombardi, una Repubblica Cispadana autonoma viene vista da Napoleone come ingombrante che si premura di unirla alla Repubblica Cisalpina nel luglio del 1797.

La Repubblica Cispadana non conia di fatto monete, anche se esistono dei progetti di monetazione per l'oro di valore prossimo alla doppia, ed alcune prove dello stessa in bronzo ed argento. Durante questo periodo rimane attiva la zecca bolognese che continua a lavorare producendo monete sul solco delle precedenti monetazione pontifice. Il CNI cataloga erroneamente come appartenenti alla Repubblica Cisalpina alcune di queste monete.