Quattrino con identificazione della moneta originaria
(Moneta) |
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Nominale: 1 Quattrino
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Materiale: Cu
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Diametro:
18-20 mm
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Massa: 0,98-2,45 g
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Periodo
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Cod.
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Zecca
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Rarità
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Immagini |
senza data 1 | W-ASCAVI/6-1 | Ascoli | C | |
senza data 2 | W-ASCAVI/6-2 | Ascoli | C | |
senza data 3 | W-ASCAVI/6-3 | Ascoli | R | |
senza data 4 | W-ASCAVI/6-4 | Ascoli | R | |
1 |
quattrino ribattuto su cavallo di Ferdinando I d'Aragona, della zecca di Napoli. |
2 |
quattrino ribattuto su cavallo di Ferdinando I d'Aragona, della zecca de L' Aquila. |
3 |
quattrino ribattuto su cavallo di Carlo VIII, della zecca de L' Aquila. |
4 |
quattrino ribattuto su cavallo del papa Innocenzo VIII, della zecca de L' Aquila. |
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Il Muntoni indica correttamente il valore nominale in un quattrino, mentre il CNI (ripreso poi dal Mazza e dal Biaggi) avevano indicato un doppio quattrino. Il quattrino di Alessandro VI è la moneta piú comune della zecca di Ascoli (nonostante il Biaggi abbia indicato una rarità R2). La zecca di Ascoli utilizzò nella battitura diversi cavalli del Regno di Sicilia, in particolar modo quelli di Ferdinando I d'Aragona (della zecca sia di Napoli sia de L' Aquila), probabilmente per l'abbondanza di monete di rame che provenivano dai territori confinanti a sud della città di Ascoli. Tracce di ribattitura anche lievi e/o di minore entità sono presenti in gran parte dei quattrini: fare una distinzione netta tra monete ribattute e non ribattute è impossibile. Nella scheda precedente sono state censite le diverse varianti (di globetti e di punti) riportate da monete con assenza di doppia battitura (per una corretta lettura della legenda). In questa scheda sono state censite le tipologie di monete originarie (quelle identificabili) prima della seconda battitura da parte della zecca di Ascoli. E quindi inutile cercare di censire le diverse varianti di lettere o di punti in quanto ogni moneta ribattuta (nella totale casualità) è unica nel suo genere e non codificabile come tipo. |
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