Agontano nuovo (Moneta) | |||||||
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Lo pseudo-agontano aretino è attribuito consuetudinariamente a Guido Tarlati. In un recente studio congiunto di Montagano e Sozzi si sostiene l’at-tribuzione a questo vescovo, ma collocandone la produzione a Cortona. Gli autori si basano sulla rilettura di un documento conservato presso l’Archivio di Stato di Prato, nel quale si legge il divieto di spendere ed accettare nel territorio comunale la cattiva moneta, descrivendo molte monete forestiere, tra cui compaiono i grossi da 20 denari «vulteranj et senenses et perusinij et aretinj sive cortonenses, e cioè «aretini ovvero cortonesi». Oltre al predetto documento, anche la Lista datiniana e quella di Lippo di Fede del Sega annoverano nominali grossi cortonesi, i quali compaiono anche nelle Rationes Decimarum Italiae già a partire dal 1277.1 | |||||||
Anni | Cod. | Zecca | Riferimenti | Rarità | Immagini | ||
fine anni '20 anni '30 del XIV | W-AR3/5-1 | Cortona | Nassar 2017, gli agontani nuovi, p.29 - Vanni 1997, 69 | R4 | |||
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