Denari papali "Antiquiores" 772-983
Senato Romano 1184-1434 >> |
Su modello dei solidi bizantini coniati a Roma precedentemente, queste monete in argento sono molto vicine alla tipologia dei denari carolingi •
Un significativo passaggio politico in centro Italia tra decaduto potere bizantino e nuova orbita nord europea - papale. Il Papa non riconosce piú la sovranità bizantina ed il conio delle nuove monete, con monogramma papale e riferimento all'Imperatore del S.R.I. (la notte di Natale del 800 Leone III incorona Carlo Magno ad Imperatore), ne rappresenta la tangibile prova. Tuttavia il nominativo dell'Imperatore impresso nella moneta non manifesta la sovranità su Roma ma piuttosto un impegno per la difesa della Chiesa di Roma (Patriziato). Ha inizio la norma per la quale solamente il Papa può incoronare l'Imperatore •
Il distacco politico definitivo da Bisanzio viene confermato anche dal cambiamento della datazione (dal 781) che non sarà piú quella degli anni di regno dell'Impero Bizantino ma al contrario seguirà gli anni dei pontificati papali. Queste monete sono il risultato di uno dei principali atti di sovranità esercitato a Roma dal Papa che voleva conservare tutte quelle indicazioni di Signoria Universale appartenute in precedenza a Bisanzio •
Questo fondamentale evento per la Storia di Roma, e non solo, oltre ad una ben programmata strategia da parte dei poteri ecclesiastici ha avuto anche motivazioni storiche. Desiderio, Re dei Longobardi, agli inizi del Pontificato di Adriano I, occupa alcuni territori appartenenti alla Chiesa (Faenza, Ferrara e Comacchio) spingendosi sino nella Toscana Romana, con devastazioni e saccheggi •
Adriano I tenta pacificamente di tornare in possesso dei territori occupati ma non ottenendo risultati concreti si rivolge a Carlomagno, successore di Pipino, per interporsi ai Longobardi. Con estrema facilità il Re dei Franchi riconquista i territori papali e con essi tutto il Regno Longobardo (Desiderio sarà condotto prigioniero in Francia). Carlomagno viene riconosciuto da tutti come Rex Longobardorum •
Questi importanti eventi saranno i precedenti storici che giustificheranno l'inizio dell'era del Sacro Romano Impero •
Gli antiquiores sono denari molto rari ed in alcuni casi Unici. Sono monete falsificate frequentemente dal XIX sec. ad oggi, a dimostrazione della loro rarità. Famoso è il ripostiglio di Bolsena con monete appartenenti a Pontefici che avevano regnato nel corso di 150 anni e diffusi nelle grandi Collezioni private e nei Musei (falsario Tardani). Il Grierson (1958) ne constata la falsità •
I rinvenimenti di tali denari in ambito romano sono molto limitati (anche se ultimamente la loro presenza negli scavi è aumentata considerevolmente) e ciò potrebbe essere giustificato dal fatto che probabilmente questi numerali erano destinati principalmente al finanziamento delle spedizioni imperiali che giungevano a Roma. Molto piú ricorrenti i loro ritrovamenti nei ripostigli del Nord Europa •
L'equilibrio tra Papato ed Impero sui denari romani fu interrotto da Alberico, Senatore e Principe dei Romani dal 932 al 954, che coniò moneta col suo solo nome e monogramma PACVS (patricius oppure pacificvs) senza alcun abbinamento papale •
Le note biografiche con cui le schede delle Autorità emittenti papali sono compilate, sono state estratte in sintesi da C. Castiglioni (1959) mentre per lo svolgimento delle schede monete seguiremo la metodologia di F. Muntoni (1972) con liberi complementi in aggiunta •
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Mints
Roma |
Years
References
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