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denaro

NumismaticaZecche ItalianeToscanaLuccaEnrico II di Sassonia 1004-1024
 

denaro (Moneta)
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✠ IMPERATOR

Nel campo H in c. perlinato e due cunei sopra e sotto.

✠ ENRICVS

Nel campo LV.CA in orizzontale con un punto al centro e quattro punti in cerchio a formare una croce.

Il metallo di questa moneta contiene un'alta percentuale d'argento. Lo stile del conio ben curato (per questa tipologia monetale) e il tondello quasi perfettamente rotondo. Si deduce che nel primo periodo dell'XI secolo non vi era ancora la necessità di velocizzare la produzione e si tentava di contrastare il denaro pavese, anche esteticamente, cosa che peraltro riuscí perfettamente nei decenni successivi. Nella scheda presentiamo il disegno dell'esemplare presente nella collezione del Massagli che differisce da quello illustrato nel testo di Bellesia per non avere la H iniziale di Enrico in legenda e per una R di fantasia. Probabilmente si tratta di una errata lettura della moneta poco decifrabile da parte dello studioso. Comincia quell'immobilismo iconografico ed epigrafico che tanto successo ebbe nel Medioevo. I denari di Enrico II si riconoscono per i due cunei sopra e sotto la H. Probabilmente denari attribuiti ai suoi successori sono stati coniati circa un ventennio prima ma senza la caratteristica dei cunei e con monogramma doppia T, che insieme ai vecchi ottoniani costituirono l'insieme dei nominali a disposizione. I denari che avevano un alto valore fiduciario continuavano a circolare come moneta vecchia accanto alla nuova ancora per molti anni dopo la loro emissione. Questo doppio sistema di circolazione monetaria si verificò con continuità per ogni emittenza. Cosí si verrebbe a riempire un vuoto monetale, considerata la rarità di questi denari, decisamente poco credibile.1 
Material: Ag 900
Diameter: 17 mm2 
Massa: 1.1 g2 
Period Cod Mint References Rarity Images
undated  W-LU13/1-1LuccaBellesia 1
Massagli D.tav.XXVIII fig. 2
CNI tav.IV 29
Matzke 15
R5
1 E' l'unica tipologia di denaro enriciano con la lettera H nel monogramma e nella legenda di Enrico. Tutte le monete successive fino al XIII secolo presentano due T unite facilmente confondibili con H, compreso Corrado II. Su cosa abbia spinto la Zecca di Lucca a fare questo drastico cambiamento epigrafico possiamo fare solo supposizioni. Può esserci stato un ripensamento da parte delle autorità emittenti dovuto al fatto che il monogramma di Ottone I era ormai riconosciuto ed accettato ovunque e quindi poco conveniente cambiarlo. L'estrema rarità dei denari di Enrico II è tale da poter affermare che il loro conio durò per un periodo molto limitato.
2 da Bellesia 1

 
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