Alfonso II Gonzaga

Dopo un periodo non breve di chiusura della zecca, questa riaprí nel periodo di dominio di Alfonso II (1644-1678), figlio di Camillo II. Mentre la precedente gestione dei fratelli conti di Novellara si distinse per una sostanziale correttezza delle emissioni, nel periodo di Alfonso assurse agli onori della cronaca la gestione spregiudicata dello zecchiere Giacomo Galuppi, che si distinse in un primo periodo per l'emissione di numerose imitazioni/contraffazioni di monete di stati confinanti, e in seguito fu il protagonista principale di uno scandalo che fece molto clamore all'epoca, quando verso la fine degli anni '60 del XVII secolo la zecca novellarese divenne una vera a propria base di fabbricazione e spaccio non piú solamente di moneta contraffatta, ma di veri e propri falsi. Lo stesso conte Alfonso II rischiò notevolmente durante il processo che ne seguí, anche se probabilmente la sua colpa principale fu una notevole superficialità nel controllare il suo zecchiere, piú che una vera e propria complicità. I documenti storici a noi rimasti, molto generosi nella descrizione della truffa perpetrata dal Galuppi e delle successive indagini, non ci permettono però di conoscere come la vicenda si sia conclusa, anche se è probabile che alla fine tutto lo scandalo sia stato in un certo qual modo insabbiato.