Ferdinando II de'Medici (1621-1670)

Ferdinando II de'Medici era figlio di Cosimo II e Maria Maddalena d'Austria.

Suo padre morí quando egli aveva 11 anni quindi fino alla sua maggiore età la Toscana fu affidata alla reggenza della madre e di Cristina di Lorena nonna paterna, coadiuvate da un consiglio di reggenza. Il loro governo fu però pessimo e volto agli sprechi per le loro manie di lusso.

Le due donne organizzarono il suo fidanzamento con la cugina Vittoria della Rovere di appena due anni, ultima erede del Ducato di Urbino, con la quale successivamente Ferdinando ebbe poi un matrimonio infelice e con molte divergenze sia sull'educazione del figlio sia per incompatibilità caratteriali dovute anche alle sue simpatie omosessuali.

Nel 1628 divenne a tutti gli effetti Granduca e fu subito ben voluto dai sudditi per il suo carattere mite e semplice. Ridusse i fasti di corte,rese l'etichetta piú semplice e volle condividere il potere con i fratelli con i quali stabilí un'ottima collaborazione e gli furono sempre vicini.

Nel 1630 portò personalmente i soccorsi mentre imperversava la peste.

Il suo regno vide però l'inizio della decadenza del Granducato sia per la peste del 1630 che falcidò la popolazione, sia per la guerra contro lo Stato Pontificio che indebolí il tesoro, sia per la concorrenza delle manifatture del nord Europa nella produzione tessile.

Nonostante ciò proseguí le opere di bonifica della Chiana e riuscí ad organizzare le colture agricole incrementando la produzione di olio e vino ed a ridurre i dazi interni.

Morí di ictus nel 1670 e lasciò il trono al figlio Cosimo III.