Ferdinando I
Francesco I >> |
Nel maggio 1768 sposò giovanissimo Maria Carolina d'Asburgo-Lorena (1752-1814), figlia dell'imperatrice Maria Teresa, che mirò a svincolare lo Stato dalla tutela spagnola, promosse numerose riforme e si mostrò protettrice di spiriti "illuminati".
Nel 1799 fu proclamata la repubblica Napoletana, che durò qualche mese, a coloro che furono coinvolti nell’esistenza di questo organo politico la repressione reale fu estremamente rigorosa.
A causa della politica della regina durante la rivoluzione francese, il regno di Napoli dovette perseguire la politica austro-inglese. Durante la parentesi napoleonica la famiglia reale si trasferí a Palermo (1806 - 1815), qui il re dovette lottare contro il parlamento siciliano che sotto la spinta inglese combatteva l’assolutismo del sovrano. Nel 1812 promulgò la costituzione per la Sicilia.
Dopo il recepimento delle norme stabilite al Congresso di Vienna, in particolare dopo il Trattato di Casalanza, firmato presso Capua il 20 maggio 1815, assunse il nome di Ferdinando I re delle Due Sicilie (1816 - 1825).
Risoluto a mantenere il potere assoluto combatté i liberali che volevano la costituzione anche per la parte continentale del regno, ma capitolò alle loro richieste nel 1821. Presente al congresso di Lubiana sperò che le potenze europee come Francia e Gran Bretagna si opponessero alla decisione austriaca di intervenire nei riguardi dello stato delle Due Sicilie, ma ciò non successe e Ferdinando torno al suo regno sotto la scorta delle truppe austriache.
Morí alle soglie dei 75 anni nel 1825.
Il sistema monetario napoletano agli inizi del sec. XVIII era imperniato sul “ducato” d’argento del valore di 10 “carlini”, calcolato alla bontà intrinseca di 9/10 di argento e di 1/10 di rame: 1 ducato = 10 carlini = 100 grana = 1200 cavalli 1 carlino = 10 grana = 120 cavalli 1 grano = 12 cavalli
Rapporto oro: argento = 1: 14,5
Il 20 aprile del 1818 fu emanata la legge n.1176 che sopprimeva il rapporto legale di cambio fra le monete coniate nei tre metalli, imperniando tutto il sistema su di un monometallismo argenteo puro.
Unità base del nuovo sistema fu il “ducato” d’argento di g 22,94, emesso al titolo di 833 1/2 millesimi, ripartito in 100 centesimi - detti “grana” sul continente e “baiocchi” in Sicilia - a loro volta suddivisi in 10 “cavalli” a Napoli e in 10 “piccioli” in Sicilia.
In oro furono coniati, al titolo di 996 millesimi, la “decupla” da 30 ducati, del peso di g 37,86; la “quintupla” da 15 ducati; la “doppia” da 6 ducati e la “oncetta” da 3 ducati.
In rame furono battuti pezzi da 10, da 8, da 5, da 4 e da 1 “tornese”.
Indice
Numismatica → Stati italiani → Stati preunitari → Regno delle due Sicilie → Ferdinando IPer Moneta
- 1 tornese
- 4 tornesi
- 5 tornesi I tipo
- 5 tornesi II tipo
- 8 tornesi
- 10 tornesi
- carlino da 10 grana
- Tarí da 20 grana
- 1/2 piastra
- piastra
- 3 ducati
- 15 ducati
- 30 ducati
Per Zecca
Napoli |
Per Anno
1800 | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1816 | 1817 | 1818 | 1819 | 1820 |
Ultimo utente iscritto Steve68, Wednesday 6 November 2024 alle ore 01:33
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