Cartamoneta

Un decreto del 16 marzo 1946 della Consulta Nazionale, costituita l'indomani della liberazione, aveva stabilito per il 2 giugno il Referendum per la scelta costituzionale tra Monarchia e Repubblica; stabiliva inoltre che nel caso di vittoria repubblicana, l'Assemblea costituente avrebbe nominato il nuovo Capo dello Stato nella persona del Primo Ministro, il Capo del Governo, che provvisoriamente, ne avrebbe svolto le funzioni. A seguito del risultato, seppur non definitivo, del voto popolare del 2 e 3 giugno, nel pomeriggio del 13 giugno Umberto II lasciò l'Italia, dopo aver dettato il suo Proclama, al Popolo Italiano. Nelle stesse ore, il Governo emise un "Ordine del Giorno" che trasferiva le funzioni di Capo dello Stato al Presidente del Consiglio in carica, Alcide de Gasperi, che diveniva Capo Provvisorio dello Stato, sancendo di fatto la nascita della Repubblica.

L'AMMAINA BANDIERA DEL QUIRINALE, del tricolore con stemma sabaudo, poco dopo le sedici del 13 giugno 1946, fu sicuramente l'atto simbolico del cambiamento istituzionale in corso nel nostro Paese.

La prima banconota emessa con un Decreto Repubblicano, fu il Mille Lire Grande "M" del 12 luglio 1946, disegnato ed inciso dal celebre artista senese Rinaldo Barbetti, già alla fine dell'ottocento, che aveva accompagnato la vita degli italiani per cinquant'anni, pur modificato in taluni aspetti, divenendo comunque il simbolo monetario nazionale del novecento. La prima emissione repubblicana, ebbe anche l'onore di rappresentare il massimale prodotto dalla Banca d'Italia, come "Banconota", assurgendo a perfetto trait d'union monetario, tra la passata tradizione ed il rinnovamento che l'Italia stava vivendo.