Amedeo VIII

Nacque a Chambéry, il 4 settembre 1383, da Amedeo VII, il Conte Rosso, e da Bona di Berry.

Nel 1391 restò orfano e divenne conte ancora in tenera età.

Diventato maggiorenne prese in mano le redini del governo, si sposò con Maria di Borgogna e cominciò ad espandere i suoi territori.

Vinse la guerra contro i Marchesi di Saluzzo, aggiunse ai suoi domini il Genevese, Domodossola, alcuni territori nel Vercellese, Briga, Limone e Mentone.

Nel 1418 morto Ludovico, del ramo Savoia-Achaia, senza discendenti il Piemonte ritornò sotto il dominio sabaudo, nel 1427 il Duca di Milano gli cedette Vercelli e piú tardi ottenne Chivasso con altri possedimenti nel Monferrato.

Nel 1416 l'Imperatore Sigismondo lo nominò Duca trasformando la contea sabauda in ducato.

Nel 1433, dopo alcuni avvenimenti avversi, decise di rimettere il governo dei suoi stati al figlio Ludovico e di ritirarsi in meditazione in un eremo a Ripaglia. In quell'occasione creò l'Ordine Mauriziano.

Tutto rimase invariato sino al 1439, quando il Concilio di Basilea lo elesse papa; Amedeo VIII l'anno seguente abdicò e diventò papa con il nome di Felice V.

Alla morte di papa Eugenio IV, nel 1447, Amedeo VIII abdicò dal soglio pontificio riconoscendo il nuovo papa di Roma Nicola V e si ritirò nuovamente a Ripaglia.

Morí a Ginevra il 7 gennaio 1451.

Nel periodo di Amedeo VIII compare per la prima volta il motto FERT sulle monete sabaude.