Pio IX (1846-1878)

Pio IX (nato Giovanni Maria Mastai Ferretti) diventa papa il 16 giugno 1846.

Sebbene inizialmente avesse dato l'impressione di aperture liberali durante il suo pontificato diventa sempre piú conservatore. Nel 1848 deve addirittura abbandonare Roma dopo le rivolte che portano alla costituzione della seconda repubblica Romana. Vi ritorna solo nel 1850 con la protezione dell'esercito francese.

Nel 1860 lo Stato Pontificio, a seguito della seconda guerra d'indipendenza perde buona parte del territorio e rimane confinato nell'odierna regione lazio.

Nel 1869 convoca il primo Concilio Vaticano che sancisce, tra le altre cose, il dogma dell'infallibilità papale. All'uscita del concilio dopo aver letto una lettera di Vittorio Emanuele II che gli chiede l'annessione di Roma e di ciò che rimaneva dello stato pontificio dichiara Roma non la avrà mai!, che come esordio per l'infallibilità papale non è stato un granché.

Nel 1870, caduta la protezione francese, le truppe del Regno d'Italia invadono lo Stato Pontificio decretandone la fine. Pio IX è quindi l'ultimo papa ad aver avuto un effettivo potere temporale.

Per il resto della sua vita non riconosce lo Stato Italiano e cerca vie diplomatiche per ritornare in possesso dei suoi territori.

Muore il 7 febbraio 1878, il suo corteo funebre viene assalito dalla folla che tenta di buttare la bara nel Tevere.

Nonostante la bassa popolarità e le numerose esecuzioni del suo pontificato, nel 1907 inizia la causa di beatificazione e nel 2000 viene dichiarato beato da Giovanni Paolo II.

Durante il suo pontificato la monetazione viene adeguata al sistema decimale già in vigore nel Regno d'Italia.