Occupazione Italiana dell'Egitto

Il 19 agosto Mussolini, forte della vittoria conseguita dall’Asse in Europa, ordina alla Decima Armata del Generale Rodolfo Graziani di invadere l’Egitto. Il 13 settembre le forze italiane iniziano l’avanzata verso Alessandria. Sicuro della vittoria il governo di Roma iniziò a studiare la produzione di biglietti d’occupazione (da usare come banconote) da utilizzarsi, secondo gli accordi con l’Asse, nella zona di influenza italiana. Mesi prima erano stati stampati i biglietti di occupazione destinati alla Grecia e portanti la dicitura “Cassa Mediterranea di Credito per la Grecia” dunque si ritenne opportuno continuare ad usare lo stesso modello correggendo in “Cassa Mediterranea di Credito per l’Egitto” e “Cassa Mediterranea di Credito per il Sudan”. Il tutto era studiato per dare continuità monetaria ai territori destinati ad essere colonizzati. Nei biglietti da 5 e 10 piastre (rispettivamente in ardesia ed arancione) il fronte è illustrato con la testa di Apollo mentre in quelli da 50 piastre, 5 lire e 50 lire appare la testa di Ottaviano. I biglietti vennero inviati in Cirenaica a Berta e poi trasferiti a Barca in attesa di essere utilizzati. Il combattimento iniziò il 10 dicembre ma i carri britannici che si opponevano all’avanzamento dell’Asse travolsero quasi subito le difese italiane. Il 31 gennaio 1941 la Cirenaica dovette essere abbandonata ed i biglietti messi al rogo quando ormai era già stata avviata una prima distribuzione informativa.