Alfonso I d'Este (1505 - 1510 e 1527 - 1534)

Alfonso I d'Este (1476 - 1534) Figlio di Ercole I d'Este, nel 1491 sposò Anna Maria Sforza che morí nel 1502. Sposò poi Lucrezia Borgia, figlia di Alessandro VI. Nel 1505, alla morte del padre, assunse il potere, prendendo il possesso dei ducati di Ferrara, Modena e Reggio. Appassionato di scienze e di metallurgia, fece realizzare un reparto d'artiglieria terrestre con il quale nel 1509 sbaragliò una flotta veneziana che aveva cercato di risalire il Po; questo fatto d'arme fece grande scalpore sui contemporanei. Nel 1510 si rifiutò di aderire al trattato di pace stipulato fra papato e repubblica di Venezia; per tale motivo venne scomunicato e privato dei propri possedimenti perdendo effettivamente il controllo dei ducati di Modena e Reggio dal 1510 al 1527 (nel corso di tale periodo nelle zecche di queste città vennero emesse monete a nome dei pontefici Giulio II, Leone X e Adriano VI). Partecipò alla guerra della Lega Santa a fianco della Francia e l'11 aprile 1512 le sue artiglierie contribuirono in modo determinante alla vittoria dell'esercito francese su quello pontificio nella battaglia di Ravenna. Ottenne cosí la revoca della scomunica ma arrivò alla defintiva restituzione dei territori di Modena, Reggio e Rubiera solo nel 1530 grazie all'intervento di Carlo V che l'anno successivo gli confermò l'investitura con atto imperiale. Alfonso I fu anche grande mecenate ospitando alla sua corte artisti della levatura di Tiziano, Dosso Dossi, Giovanni Bellini, Ludovico Ariosto. Alfonso I ebbe il singolare primato di essere scomunicato per motivi politici da ben tre pontefici: Giulio II, Leone X e Clemente VII.