Innocenzo XII (1691-1700)

Di nobile famiglia pugliese, Antonio Pignatelli nasce a Spinazzola il 13 marzo 1615; diverrà il 242º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica.

Il Conclave si aprí il 1° febbraio 1691, a seguito della morte di papa Alessandro VIII, e si protrasse per cinque mesi, fino all’elezione avvenuta il 12 luglio 1691, come candidato di compromesso tra i cardinali francesi e quelli del Sacro Romano Impero.

Immediatamente dopo la sua elezione, prese posizione contro il nepotismo, che troppo e troppo a lungo era stato uno dei grandi scandali della Chiesa; In tutto il suo pontificato rimase fedele a questo principio; nessun suo familiare ebbe incarichi in Vaticano e negò perfino la porpora del cardinalato all'arcivescovo di Taranto, perché era suo parente. Allo stesso tempo cercò di contrastare la compravendita di cariche presso la Camera Apostolica, e a questo scopo introdusse alla sua corte uno stile di vita piú semplice e piú economico. Fece diverse riforme necessarie e molto utili negli Stati della Chiesa, in particolare per la migliore amministrazione della giustizia.

Sul piano del recupero della città di Roma e dei suoi dintorni varò un piano di ampliamento dei porti di Civitavecchia e Nettuno, al fine di migliorare e promuovere il commercio.

In politica estera, il suo pontificato contrastò con quello di una serie di suoi predecessori, per la sua inclinazione verso la Francia invece che la Germania. Diede inoltre impulso allo sviluppo delle Missioni nelle Americhe, in Africa ed in Asia.

Innocenzo XII morí il 27 settembre 1700 e fu sepolto nella Basilica di San Pietro, dove si può ammirare il suo monumento funebre, commissionato a Ferdinando Fuga ed abbellito da due statue che rappresentano Giustizia e Carità, dello scultore Filippo Valle.