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Carlo Emanuele I

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Carlo Emanuele I

Carlo Emanuele I "il grande"
Nacque a Rivoli il 12 Gennaio 1562 da Emanuele Filiberto e Margherita di Valois.

Nel 1580, alla morte del padre, sale al trono e nel 1585 sposa la figlia del Re di Spagna, Filippo II, Caterina Micaela; dalla loro unione nascono dieci figli, Filippo Emanuele morto nel 1605, Vittorio Amedeo che sarà il suo successore, Margherita andata sposa a Francesco IV Gonzaga, Emanuele Filiberto abate e vice-re di Sicilia, Isabella andata sposa ad Alfonso III d'Este duca di Modena, Maria Apollonia e Francesca Caterina suore francescane, Tommaso Francesco Principe di Carignano e capostipite del ramo Savoia - Carignano da cui discenderanno i futuri Re d'Italia, Giovanna morta alla nascita.

Tutto il periodo del suo regno fu dedicato al cercare di espandere i territori del ducato ed ad un continuo alternarsi di alleanze con la Francia e con la Spagna; ciò portò a continue guerre ed all'impoverirsi di un territorio colpito anche dalla peste.

Nel 1588 si impossessò del Marchesato di Saluzzo, chiudendo cosí gli accessi al Piemonte, questo fece infuriare la Francia che gli mosse guerra protrattasi, tra scontri ed alterne vittorie, sino alla pace di Vervins del 2 Maggio 1598. Il saluzzese, però, diventò definitivamente parte del ducato solamente nel 1601 quando, con il trattato di Lione, Carlo Emanuele I cedette alla Francia la Bresse, Gex, il Bugey e la Valromey.

Gli anni successivi del governo di Carlo Emanuele I furono segnati dai continui cambi di alleanze, prima con la Francia contro la Spagna (sino alla morte di Enrico IV nel 1610), poi, nella guerra di successione del Monferrato dovuta alla morte di Vincenzo II Gonzaga ultimo duca di Mantova alla fine del 1627, alleandosi con la Spagna prima e con la Francia in seguito ottenendo cosí Alba e Moncalvo.

Alla fine della sua esistenza, di nuovo in guerra contro i francesi, Carlo Emanuele I venne colto da una strana febbre ed il 26 Luglio 1630 morí a Savigliano. Il suo corpo venne sepolto vicino a Mondoví nel Santuario di Vicoforte.

Per ciò che riguarda la sua monetazione sono interessanti alcune informazioni:

- nel 1590 ordina di chiudere tutte le zecche in Piemonte ad eccezzione di Torino

- nel 1601 con la pace di Lione cede alla Francia vari territori oltralpe e quindi chiude le zecche di Bourg e Gex

- 1630 scoppia la peste a Torino, la zecca viene spostata provvisoriamente a Moncalieri, si inizia la coniazione con il molinetto

- con il "forte" inizia la coniazione di monete di puro rame assenti sino ad allora nella monetazione sabauda


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Ultima modifica: venerdì 14 marzo 2008 alle ore 15:45, savoiardo
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